sabato 11 dicembre 2010

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Natale - Giuseppe Ungaretti



Natale

Non ho voglia di tuffarmi


in un gomitolo


di strade.


Ho tanta stanchezza


sulle spalle.


Lasciatemi così come una


cosa posata


in un angolo


e dimenticata.


Qui non si sente


altro che il caldo buono.


Sto con le quattro


capriole di fumo


del focolare.




12 commenti:

  1. cara Stella,
    grazie molte, bello leggere anche qualche poesia dei nostri poeti "classici".
    molto semplice e bella.

    ps: con cappello di Babbo Natale sei proprio il max !
    buona Domenica !!!

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  2. E' una delle poesie di Ungaretti più suggestive, scritta in una licenza in piena guerra....C'è la stanchezza di chi ha visto tanto orrore e si sente privo di sentimenti, quasi ridotto ad un oggetto.
    E c'è il desiderio di starsene in solitudine, appartato, per recuperare un po' di calore almeno dall'intimità fisica di una casa .

    Grazie Stella di questa scelta!!!!

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  3. Ah! ... l'intensità dei versi di Ungaretti!

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  4. Ciao Stella grazie per queste poesie, molto bella anche questa ciao baci buona serata rosa

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  5. Davvero unico, apprentemente così semplice . Di un'efficacia folgorante

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  6. Bellissima Poesia ...versi unici...complimenti per la scelta Stella...un abbraccio immenso e Buona notte...Tonia

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  7. Amo questa poesia, tantissimo.La ricordo a memoria perchè alle elementari le poesie ce le facevano memorizzare.
    E' una delle più belle di Ungaretti.
    La drammaticità di un uomo che si porta sulla "pelle" e soprattutto nella mente le angosce e le tragedie che provengono dai conflitti che non guardano in faccia a nessuno e lasciano ferite insanabili negli animi.
    Le strade,per il poeta, a Natale non sono altro che un gomitolo per lui che ha vissuto ben altro.Non ha voglia di festeggiare come fanno tutti,il caldo buono della casa e riscaldarsi davanti al focolare rappresenta il suo Natale ed essere lasciato da solo, in pace, paragonandosi ad una cosa dimenticata non gli pesa( come potrebbe succedere ad uno di noi)poichè tornando dal fronte e dall'esperienza orribile delle trincee vuole riflettere in solitudine con la sola compagnia delle quattro capriole di fumo.
    Questa poesia è attuale anche nel nostro tempo ove da un capo all'altro del mondo si consumano tragedie assurde e dovrebbe farci pensare a quanto siamo fortunati noi a trascorrere il Natale e gli altri giorni nella nostra casa circondati da calore e affetto, anche se ognuno di noi ha i suoi picoli e grandi "drammi"... mentre tanti nostri fratelli tremano sotto le bombe.
    Chiedo venia se mi sono permessa di "commentare" il grande maestro Ungaretti.
    Baci Stellina!

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  8. Qualche volta può capitare di sentirsi come in questi versi di Ungaretti. Non certo di riuscire a poetare alle sue somme altezze!

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  9. Belo poema Stella. Foste muito feliz na escolha. Parabéns!

    Beijos e ótiimo domingo pra ti.

    Furtado.

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  10. Miryam, te ne sono profondamente grata...

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  11. Un classico della letteratura :-) Una di quelle poesie che non si dimenticano più, una volta lette.

    Non ho voglia di tuffarmi
    in un gomitolo
    di strade...

    Geniale Ungaretti! :-))

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