Pasqua
Pasqua di neve alta su rocce acute,
il cuore scoppia d’emozioni forti
e ritorti pensieri minacciosi
nembi oscurano paesaggi morti.
Non concludere, amare di quest’ansia
tutta la forza barbara e remota.
Rintoccano campane a martello
ed io che stento ad esser fermo a scrivere
qualche timida rima perché pesa
il guardare laddove incertezza dice.
Me ne stavo tranquillo a ragionare
di quell’amore che cela percorsi,
così ebbro morsi l’istante al fatuo
mentre in disparte, attonito attento,
imparo l’arte dal gatto lupesco,
e di tutte le bestie e degli umani
carpire indizi necessari al fare.
Quando stanco d’andare, mi rincuori
e mi sostieni tu, compagna scaltra
dritta nel gioco dei sogni razziati.