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giovedì 20 gennaio 2011

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA



L'aquilone

L’aquilone del mondo vola via lontano

Svolazza ridendo ai piani bassi per mostrarsi

E per vantarsi

Il polline dei nostri sorrisi lo raggiunge chiuso in gocce

Celato ai sensi altrui ignaro del prossimo vicino

Sputa in realtà saliva da parole vane e sorrisi spenti da sogni svaniti

Allora l’aquilone sale un po’ più su

E cala il suo sorriso, si spegne il colore

Ma continua a volare solitario

Attento a non sbattere nei muri di mattoni

Troppo reali per esser piacevoli

Ma sempre molto vicini

Il sole è distante

L’aquilone vola e va

Piccolo e sperduto, ci pare

Ora raggiunge l’apice del cielo

È una farfallina favolosa

Vicina a Dio


mercoledì 16 dicembre 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA



La sera era chiara quando il mare danzava

Suonava e tremava era d’acqua la morte

Del pesce che strenuamente provava a saltare

Ma senza riuscire purtroppo affogava

Il cielo era limpido mentre la neve scendeva

Frusciava e taceva era ghiaccia la vita

Della farfalla che ostinata volava

Ma dopo un istante il suo fiato cristallizzava

Il sangue del pesce è pozzanghera verde

La farfalla dissolta spara frammenti di schegge di vetro

La sera era chiara, il cielo limpido

Se osservi ora è vuoto, la sera è di morte

La fine è falsa, se osservi il pesce ora vola

Batte forte l’aria traboccante ambigua devozione

Scade la vita, il suo gelo sopisce ogni ardore.

giovedì 19 novembre 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA

Ne resta uno

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Colgo una margherita, piccola e gracile,

Strappo il suo stelo, lo tengo tra le dita

Al naso, sento odore di piscio di gatto

Sfoglio un petalo, bianco trasparente tanto è fino

Ne sfoglio un altro, giallo e bruttino

Sono corolle bianche quelle che stanno tra me e il panorama

Sono tante cangianti di verde circondate, quel verde anemico come il cuore di tanti

Strappo via un pugno di margherite, da questa terra che anch’essa vien via

Rubo dieci fiori con la zolla, ballonzola lombrichi e humus nero di sterco

La porto ai denti, la mordo di rabbia, la sputo via lontano

Intrisa di bava, gocciola sangue di animale ancora vivo

La ricongiungo terra alla terra, a comporre vita e cuore

Terra e margherite, petali e amore, alla fine respira solo un fiore

Gonfio e pulsante, è fra tutti quello più vivo

Il mio cuore.

mercoledì 7 ottobre 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA

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Dita forti, dita lunghe

A scavarmi dentro nel cuore e nell’anima


Dita solo da nervi composte

Arrampicano la salita scoscesa della vita in panorama

Graffiano la superficie perdono le unghie

Sanguinano nella pelle, se riveli appena un po’ è solo pianto di fatica

Spossatezza e sfinimento, lacrime mutate in allegorico sangue, è metaforico


Dita da lunghe falangi composte

Solleticano le mie notti addolcendomi la bocca

Cercano le ore desiderano e ricusano, afferrano il mio fiato

Spalancano e separano, se riveli un altro po’ è solo orgoglio

Onore e superbia, amore scorato e mutato in silenzio, come sai è troppo vero


Dita di sole forte, dita di acqua d’oceano scavano gli anni

stampando il sesso come su pietra lascia il ricordo, inonda la sua storia

Dita di umida erba, dita di vento bagnato giocano con la mente

Stampando il sesso come su piuma lascia il ricordo, trasporta la sua storia.


Dita forti, dita lunghe

A sostenere il cuore pesante , dentro l’anima.

mercoledì 6 maggio 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA


IL MIO TEMPO

coi miei anni ad accompagnarli

cala la notte, oltre l'orizzonte


nero e lontano fugge alla coscienza mia

il tempo, come biscia su strada rovente

si divincola e scappa via

seguendolo i miei stanchi occhi arrendono

calano le palpebre, muoiono gli intenti

e i passi sempre più brevi faticano impronte di sangue

chi sono?

la risposta come una eco di stridenti urla sull'abisso

coperte dal calpestio forte dei piedi sulla ragione di questo cuore intorpidito

Chi sono...vuota agli altrui occhi, cocente e straripante ai miei

chi sono, io? arte nelle dita, talento perso nel cuore...

...mente straziata e ricordi come pugni sui denti

col corpo lacrimante e i crampi della memoria, procedo

tirandomeli dietro, i giorni miei vuoti e difficili

giorni di attesa, speranza e rimpianto

del tempo perso, delle lacrime negli occhi suoi, di quelle nei miei...

il mio tempo è in pausa eterna

aspettando quel minuto, che torni.

giovedì 26 marzo 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA


Ci Sei Tu

Cammino veloce,
sulla terra di mattone molle lasciando le mie tracce
per ritrovarle al rientro, il mio sarà prossimo

Corro col fiatone,
ingoiando il sudore salato del mio animo
per non scordarmi chi sono e chi son stata, con ghiaia fina tra i denti

Mi fermo,
a mangiare piatti stracolmi di eventi stantii
con gli occhi in seppia su nuvolosi ricordi di malinconia

Ora che affondo nella sabbia della memoria
tiro a me nient’altro che fangosi appigli,
a soffocare le mie grida con subdola compassione paludosa

ci sei tu.
Ci sei tu a spingermi giù,
ci sei tu a tirarmi su...

Resto sospesa nell'aria della pietà d'amore
a vagare tra polvere e sogno,
col tuo sesso a riflettere il mio cuore

Senza indulgenza e senza passione
con squallore e meschinità,
ancor prima di ritrovare le mie tracce

Quelle che ho lasciato per ricalcarle con te
tu le calpesti con mento alto e sguardo altero
mentre ti urlo che, io, ti amo per davvero

lunedì 16 marzo 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA



Strappa una stella

Strappa una stella al cielo nero
E poggiala sul mio cuore
Voglio scrivere per ore
Versi e rime da donarti
Ti resterà impresso
Come poesie di fuoco
Il loro marchio sulla pelle…

..io voglio perdonarti.

Strappa la luna e in mille pezzi
Gettamela nel cuore che
La mia anima di canto e sogno
Sarà tua per secoli di illusioni.
Una possente chimera è il mio sognare
…ne è pregno come di veleno
il tuo reale..