ANNO DOPO ANNO
Ti ringrazio Signore
per avermi donato
ancora un anno
e attendere la notte Santa
e parlare con te Gesù Bambino
ti ricordi che l'anno scorso
ti avevo invitato laggiù
dove finisce il mare
in mezzo al fango
tra la povera gente
anche quest'anno
non è che vada tanto bene
non so se sono io il malcontento
ma più che passa il tempo
e più penso a quelle stagioni
dove ero solo un bambino
povero … ma contento
senza niente, aspettavo Natale
per far festa … con te Gesù
mia mamma, mio papà, e i miei fratelli.
Tu da la tua culla
mi guardavi, mi parlavi
con le braccia aperte mi dicevi:
prendimi in braccio
stringimi al tuo cuore
povero piccolino eri di cartone
ma eri bello e ti volevo bene
come fossi mio fratello
da quel tempo lontano
tu ogni anno sei tornato
portando al mio cuore pace e amore.
In dialetto :
ANO DOPO ANO
Te ringràzhie Signor,
pa 'verme 'asà quà
anca 'sto Nadal
e 'spetàr la not santa,
poder parlar co ti Gesù Banbin,.
te ricorditù che l'an pasà
te vèe inivtà la dó,
dove finis 'l mar,
in medo 'l slama,
al fret, in sieme ai poret.
anca 'sto ano ...
no le che la vae tant ben,
no so se son mi mal conten
ma pi che il temp 'l pasa,
e pi pensè a quèe stajòn,
dove mi ere sol un bòcià,
poret ... ma content,
senza gnent, 'spetèe Nadal
pa far festa ... co ti Bambin,
co me mama, me pupà, me fradei.
Da la to cuna
te me 'vardea, te me parlea,
co le brazha 'verte te me disea,
ciomè sù, ciomè in brazh,
strendeme al to cor,
pore picinin te era de carton,
ma te era bel, te volèe ben,
come te fuse stat me fradel,
da lora in qua
ogni ano te se torna,
par portar 'l me cor, pace e amor,
Te ringràzhie Signor,
pa 'verme 'asà quà
anca 'sto Nadal
e 'spetàr la not santa,
poder parlar co ti Gesù Banbin,.
te ricorditù che l'an pasà
te vèe inivtà la dó,
dove finis 'l mar,
in medo 'l slama,
al fret, in sieme ai poret.
anca 'sto ano ...
no le che la vae tant ben,
no so se son mi mal conten
ma pi che il temp 'l pasa,
e pi pensè a quèe stajòn,
dove mi ere sol un bòcià,
poret ... ma content,
senza gnent, 'spetèe Nadal
pa far festa ... co ti Bambin,
co me mama, me pupà, me fradei.
Da la to cuna
te me 'vardea, te me parlea,
co le brazha 'verte te me disea,
ciomè sù, ciomè in brazh,
strendeme al to cor,
pore picinin te era de carton,
ma te era bel, te volèe ben,
come te fuse stat me fradel,
da lora in qua
ogni ano te se torna,
par portar 'l me cor, pace e amor,
Cara Gianna, non sta a me dire che mio fratello è bravo, ma non posso farne ameno di dire che la poesia,
RispondiEliminaè sicuramente bella, sperando che il Gesù bambino l'ascolti.
Tomaso
Ciao caro fratello, sai la speranza e sempre l'unica a morire
Eliminaun abbraccio
Tiziano
Il Natale è una festa che ci riconcilia con noi stessi ,ci fa riflettere e richiama ciò che di più caro abbiamo conservato nei nostri ricordi per meglio seguire l'iter della nostra quotidianità.
RispondiEliminaBuona settimana ad entrambi.
Grazie Cettina buona serata
EliminaDa buon veneto, preferisco la versione in dialetto. Bravo Tiziano ed un saluto a te Gianna.
RispondiEliminaGrazie Elio, da buon Veneto piace di più anche a me.
Eliminaciao buona serata
Ciao Tiziano,
RispondiEliminadavvero molto bella, questa poesia sul Natale, forse una delle migliori che hai scritto ;-)
Tanti cari saluti e complimenti!
Grazie cara Giovy,
Eliminaun caro amichevole saluto a te
Grazie Valeria purtroppo il Natale di quel tempo non ce più. i valori che avevamo noi sono scomparsi e per questo che ormai siamo allo sfascio.
RispondiEliminaciao un caro amichevole abbraccio
Tiziano.
Tiziano.
Che dolcezza in queste parole...ma anche malinconia ...e speranza. E poi , leggerle in dialetto veneto....la mi ha fatto tornare indietro nel tempo ,alla mia terra d'origine , quando ero bambina il venerdì andavamo al mercato , io e la mia mamma , e io sentendo la gente parlare in dialetto non capivo cosa dicessero!!!!! Complimenti e un caro saluto . Mirtilla
RispondiEliminaBuon giorno Mirtilla, grazie di vero cuore per le tue Parole e per aver apprezato il mio dialettale scrivere.
Eliminati auguro una serena Giornata
un caro amichevole saluto Tiziano.
Caro Tiziano dai tuoi versi "leggo" quella naturalezza e spontaneità... quasi "ingenuità" (in senso buono) di quando eri bambino!
RispondiEliminaSi prova un po nostalgia nel leggere la tua tenera poesia.
Un saluto affettuoso Tiziano.
Un abbraccio Gianna.
p.s. la mia è pronta dal giorno successivo al tuo invito...
ma non volevo essere il primo... -;) Che faccio te la mando?
Ciao caro Pino grazie sono felice nel sentire che leggendo la poesia hai avuto nostalgia del passato,
RispondiEliminaio ormai penso che non crescerò più, la ingenuità è nel mio essere
un caro amichevole saluto
Tiziano.
Grazie per avermi portato in quel mondo tanto caro che ormai avevo quasi dimenticato.
RispondiEliminaOgni tanto fa bene risvegliare i riccordi
Eliminaciao grazie.
Tenera e dolce questa tua preghira il mio augurio è che Gesù bambino ti ascolti per il bene di tutti noi
RispondiEliminaciao,
Ciao Anna io spero sempre
Eliminagrazie e buona serata
Complimenti per queste rime spontanee che profumano d'altri tempi
RispondiEliminaCiao buona domenica
Grazie Simone
Eliminaciao!