Mille violini il suono della tua voce , rassicurante la tua compagnia .
Ora luce spenta e malinconia , come il vento e la pioggia , più non mi allieta .
Con dolcezza lenivi il mio tormento , con te abbracciavo la vita accarezzata da un brivido eterno .
Hai curato e guarito le ferite , hai ascoltato il cuore illuminato il cielo e riempito il mare.
Mi son sentita sposa , con i tuoi baci; hai regalato oro ai miei pensieri .... cullato i sogni , riacceso i desideri; colorato di rosso i miei orizzonti, rendendo più incantevoli i tramonti.
Torna da me , ti prego !!! non vorrei ritrovarmi stanca col viso attonito e pallido, delusa!
Aspettando le parole chiare mi sono mille volte arresa, e mille volte ancora le ho cercate, ascoltate, anche quel giorno mentre scendevi le scale come gabbiano in picchiata sul mare, per fuggire da quelle che non capivi. Le ho sentite e perse quando mia madre s’inondò di luce per brillare in eterno, ma oggi le ho qui, dentro un pugno chiuse, nucleo della vita e più forti dell’amore: indispensabili attese! Si ripetono in un ciclo perpetuo e come la giovane risacca è mare aperto così la mano che semina tasta già le messi quando la terra gonfia e gravida germoglia. La notte, figlia e madre del giorno, mi accoglie tra le sue spire blu, la nego e non m’abbandono e mentre aspetto l’alba, meraviglia del nuovo mattino, apro il pugno e libero le parole della speranza.
SPERANZA
RispondiEliminami abbracci nella notte
mi coccoli quando sento ormai freddo
mi fai apprezzare la bellezza dell'alba
il tuo nome non compare tra i miei scritti
eppure sei qui
viaggi sempre sottilmente
tra le mani in uno sguardo
nel sorriso ormai perso della gente
sembri scomparsa
eppure ci sei sempre stata
anche se io non me ne accorgevo
anche quando per orgoglio ti ignoravo
sei sempre stata nella mia mano
il tuo nome non compare
forse per scaramanzia o per distrazione
eppure sei qui
a dare senso ad ogni giorno
ci sei anche se a volte ti ignoro
come la luce delle stelle appari e poi scompari
sei qui con me anche adesso
negli occhi nella pelle nei miei sogni
le lacrime segnano la tua rinascita
il mondo fuori è carico d'odio
eppure sei qui
a dare senso ad ogni giorno
a darmi quella forza che spesso manca
non ti ho mai chiamata per nome
eppure ci sei sempre stata
mi abbracci al mattino
mi fai sentire la tua presenza dolce
mi fai sperare ancora nel tramonto che verrà
Faço votos que o concurso se traduza no maior sucesso e que ganhe o melhor.
RispondiEliminaParabéns aos organizadores pela feliz iniciativa.
Beijos,
Furtado.
Stella trovi quello che mi hai chiesto cliccando Qui.
RispondiElimina:) un sorriso per te!
Alexia
Grazie Ale
RispondiEliminaGrazie Andrea!
Torna
RispondiEliminaMille violini il suono della tua voce ,
rassicurante la tua compagnia .
Ora luce spenta e malinconia ,
come il vento e la pioggia ,
più non mi allieta .
Con dolcezza
lenivi il mio tormento ,
con te abbracciavo la vita
accarezzata da un brivido eterno .
Hai curato e
guarito le ferite ,
hai ascoltato il cuore
illuminato il cielo
e riempito il mare.
Mi son sentita sposa ,
con i tuoi baci;
hai regalato oro
ai miei pensieri ....
cullato i sogni ,
riacceso i desideri;
colorato di rosso
i miei orizzonti,
rendendo più
incantevoli i tramonti.
Torna da me , ti prego !!!
non vorrei ritrovarmi stanca
col viso attonito e pallido,
delusa!
Un saluto Stella e buona giornata!
RispondiEliminaPS- dimenticavo......nessun problema Stella puoi prelevare.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Grazie Gabry, sei gentilissima.
RispondiEliminaSalutissimi!
Stella devi prelevarlo come se fosse una immagine in formato jpg.
RispondiEliminaCiao!
Anche io sono passata a slutarti e a leggere qualche bella poesia! :D
RispondiEliminaGrazie Vittoria, ricambio.
RispondiEliminaStella ti ho spedito due mail nell'ultima c'è la soluzione al problema che mi hai accennato.
RispondiEliminaCiao!
Ricevuto, grazie!
RispondiEliminaIndispensabili attese
RispondiEliminaAspettando le parole chiare
mi sono mille volte arresa,
e mille volte ancora le ho cercate,
ascoltate,
anche quel giorno
mentre scendevi le scale
come gabbiano in picchiata sul mare,
per fuggire da quelle che non capivi.
Le ho sentite e perse
quando mia madre
s’inondò di luce
per brillare in eterno,
ma oggi le ho qui,
dentro un pugno chiuse,
nucleo della vita
e più forti dell’amore:
indispensabili attese!
Si ripetono
in un ciclo perpetuo
e come la giovane risacca
è mare aperto
così la mano che semina tasta già le messi
quando la terra gonfia
e gravida germoglia.
La notte, figlia e madre del giorno,
mi accoglie tra le sue spire blu,
la nego e non m’abbandono
e mentre aspetto l’alba,
meraviglia del nuovo mattino,
apro il pugno e libero
le parole della speranza.
Ciao Stella non trovo il post originale dove lasciare la poesia. La lascio qui:
RispondiEliminaSperanza
A volte è fragile come uno stelo di grano
che lo piega il vento quando soffia piano.
A volte è forte come il granito
fermo di fronte all’onda d’urto.
E la terra immobile gira
intorno e su se stessa…
e senza speranza
è come un giorno senza mattino.
(Rosalba)