Sedersi ad un desco sguarnito,
per guardare con occhi velati
il posto vuoto davanti,
e sentire la solitudine
pesare più d’ una trave,
in mezzo all’altrui letizia
per guardare con occhi velati
il posto vuoto davanti,
e sentire la solitudine
pesare più d’ una trave,
in mezzo all’altrui letizia
I posti vuoti pesano davvero come travi...capisco profondamente.
RispondiEliminaCapisco!!!Un abbraccione dal Friuli!!!
RispondiEliminaUn aspetto del Natale espresso con grande sentimento e che tocca molte persone adulte. Meno male che abbiamo i nipotini che ci donano i loro sorrisi.
RispondiEliminavolevo rassicurarvi,non è proprio autobiografica,anche se nel tempo qualcuno ha lasciato un posto vuoto,come a casa di tutti voi.I miei ultimi Natali e il prossimo,se Dio vorrà,sono feste di grande serenità,con la mia famiglia riunita , allargata a suocera,cognati e nipoti con i loro coniugi e figlioletti ,i doni e tutti i rituali.Proprio perchè abbiamo questo grande dono,mi sembrava giusto rivolgere un pensiero a quanti soffrono e sono soli.
RispondiEliminaSpero di non avervi rattristato.Un abbraccio,grazie Gianna per lo spazio,anche se...
ciao stella grazie per la poesia di graziella, e' una sensazione, questa, che ci accompagna tutti nelle feste, un velo di malinconia tra tante luci, complimenti a Gabe, buon week end a tutti baci rosa
RispondiEliminaE' molto bello rivolgere un pensiero a chi è meno fortunato di noi...
RispondiEliminaBella poesia la cara Gabe in questo è veramente grande, ciao cara Gianna.
RispondiEliminaTomaso
Una poesia che tocca il cuore,complimenti a Graziella.
RispondiEliminaCiao Gianna.
Brava Graziella, è giusto pensare anche per gli altri e le poesie non devono esser sempre autobiografiche, anzi..... la poesia è e dev'esser di tutti e per tutti!
RispondiEliminaUn bacione!
Elisena
P.S.: Il nipotino ti somiglia :)))))
Gianna...credevi che mi fossi dimenticata di salutarti? Uno strabacio, grande grande, grande
Elisena
Bella poesia intrisa di tristezza....un posto vuoto...dolore e ricordi.
RispondiEliminaCiao Gabriella
bacio
Bruna
E' proprio qui il vero senso del Natale...
RispondiEliminaUn abbraccio, cara...
...e un plauso alla cara, sensibilissima Graziella...
M@ddy
Come capisco la sensazione descritta dai versi di Gabe... è quello che, dopo una certa età, spaventa del Natale.. i posti vuoti, che pure sono vuoti per tutto l'anno, quel giorno pesano come macigni; e la tristezza è inevitabile. Una grande sensibilità la tua, cara Graziella.
RispondiEliminaNella festa la tristezza della solitudine diviene più acuta.
RispondiEliminaLa poesia, con pochi tratti, anche volutamente "duri", ce lo ricorda. Con forte pathos.
Molto bella :-))
Ciao Gabe, credo che chi vive la situazione che descrivi, possa sentirsi meno solo sapendo che c'è qualcuno che gli offre un pensiero come il tuo!
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