domenica 27 febbraio 2011

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POESIE IN VETRINA : GRAZIELLA


IL GIGLIO

Fermati becchino,
perché seppellisci quel candido giglio?
Sua madre ed io
che di Lei abbiam fatto un fiore 'sì bello
subiamo oltraggio alle pupille.

Vedi, becchino,
languisce anche l'aria!
E anche il tuo cuore par che si strugga!
Perché seppellisci quel candido giglio?

Scusa, becchino,
il mio cruccio s'impiccia!
Però non si tratta di un semplice giglio:
stai sotterrando la mia giovane figlia


14 commenti:

  1. Olá, amiga!
    O lírio branco
    é a filha mais nova.
    Tão triste!...
    Bom domingo!
    Beijos.
    °º♫ Brasil ღ°º
    ♥°º
    .•♥¸.•´•

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  2. Woderful words...

    Servus and best wishes
    Kvelli

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  3. Ciao Stella, ti ho lasciato una precisazione sul mio blog...e vorrei aggiungere che ognuno di noi non vorrebbe mai trovarsi in queste circostanze così dolorose ma purtroppo la vita è tutta un enigma intricata

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  4. Ciao complimenti a Graziella poesia molto commovente e attuale purtroppo, grazie, buona domenica baci rosa

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  5. Graziella, lascia che io dedichi questi tuoi versi alla povera Yara, giglio bianco figlia di noi tutti!
    Elisena

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  6. piu' attuale che mai.....purtroppo !!!
    molto triste..........

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  7. ciao ... una poesia delicata per una situazione talmente delicata... difficile commentare...ciao...buona domenica a tutti....luigina

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  8. Oi Stella! Belo poema, sentimental e bastante profundo. Mais uma vez acertaste na escolha.

    Beijos e ótima semana pra ti.

    Furtado.

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  9. L'ho letta anche da Graziella: e come da lei, confermo che sono versi crudi, ma intensi e che si adattano bene al triste epilogo di Yara. Un abbraccio

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  10. Ciao Stella,questa poesia ha toccato il mio cuore,mi sono commosso,complimenti a Graziella.
    Un bacio.

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  11. mestiere ingrato quello del becchino... ma qualcuno deve pur farlo. Ciao a presto Angelo.

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  12. Non ho nulla da dire... è... tormento!
    Un abbraccio a Graziella e a Te Stella.

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  13. Una poesia perfetta :-)) e degna della memoria di Yara.

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