Natale, la voglia bambinaBacio la luce ballerina dell'entusiasmo e la fame di abbracci.
I cucchiai che si incontreranno nel piatto,
che si rincorreranno lungo il rosso della tovaglia
Le mani che stringono, che parlano e che giurano tutto.
Che l'indifferenza si sciolga come zucchero nell'acqua.
Natale
ha l'aspetto di un paesaggio dell'infanzia
spezzoni come francobolli dentro cui nuotano fiocchi di neve
come soffice lana bianca che si arrampica fin sui tetti delle case
Mi riacciuffa ogni anno la voglia bambina
di giocare col mondo
di vestire la casa d'oro e d'argento
la voglia bambina
mai inghiottita dalla curva adulta della vita
che Natale non è lo scarto di qualcosa di cui non si ha più bisogno
ma è un grande contenitore.
Che sia l'amore, a ricoprirlo di immagini e di colori
che dei biscotti, della marmellata e della cannella abbia l'odore
che faccia germogliare dal pavimento di casa
alberi addobbati col senso della vita e della festa
nell'attesa del nuovo, del sogno che si compie
tra scie di luci morbide e lievi
colmando le solitudini che lasciamo addosso agli altri
e certe volte anche a noi stessi.
Non conta ciò che si dice, ma ciò che si sente
se saremo lì ad assaporarne il calore
a farne formula magica
da spargere dentro ogni altro giorno qualunque.
Sabrina
I cucchiai che si incontreranno nel piatto,
che si rincorreranno lungo il rosso della tovaglia
Le mani che stringono, che parlano e che giurano tutto.
Che l'indifferenza si sciolga come zucchero nell'acqua.
Natale
ha l'aspetto di un paesaggio dell'infanzia
spezzoni come francobolli dentro cui nuotano fiocchi di neve
come soffice lana bianca che si arrampica fin sui tetti delle case
Mi riacciuffa ogni anno la voglia bambina
di giocare col mondo
di vestire la casa d'oro e d'argento
la voglia bambina
mai inghiottita dalla curva adulta della vita
che Natale non è lo scarto di qualcosa di cui non si ha più bisogno
ma è un grande contenitore.
Che sia l'amore, a ricoprirlo di immagini e di colori
che dei biscotti, della marmellata e della cannella abbia l'odore
che faccia germogliare dal pavimento di casa
alberi addobbati col senso della vita e della festa
nell'attesa del nuovo, del sogno che si compie
tra scie di luci morbide e lievi
colmando le solitudini che lasciamo addosso agli altri
e certe volte anche a noi stessi.
Non conta ciò che si dice, ma ciò che si sente
se saremo lì ad assaporarne il calore
a farne formula magica
da spargere dentro ogni altro giorno qualunque.
Sabrina
Complimenti di cuore,Sabrina^;^ con questa bellissima poesia,sei riuscita a commuovere tanto il mio cuore e predisporlo bene,verso questa festa;perche' non so come,ogni anno,l'anima mia si chiude a riccio e da tutto questo clamore,stridore,sfarzo e grande euforia,viene stordita.Ma è cosi' tenero e gioviale,il tuo modo di pensare e desiderare il Natale,che in punta di piedi,mi avvicino all'angolo del tuo tavolo imbandito a festa,per condividere la tua gioia.Grazie
RispondiEliminaComplimenti Sabrina,il natale è una festa che riunisce la famiglia ed è bene in questi momenti scambiarsi affetto e felicità, mi hai fatto sentire quel senso di calore che ci si aspetta in questi momenti felici! Un abbraccio a Stella ^___^
RispondiEliminaStella, Elisabetta, Ela grazie di cuore!
RispondiEliminaUn abbraccio
Sabrina
Come si fa a non essere d'accordo con "Non conta ciò che si dice, ma ciò che si sente". Anzi, é una frase da monumento al vivere civile!
RispondiEliminaLe ultime due frasi, tolgono il fiato...
RispondiEliminabeh...mi unisco al coro dei plausi...complimenti veramente a Sabrina.ciaooo
RispondiElimina"Natale ha l'aspetto di un paesaggio dell'infanzia.."
RispondiEliminaQuesta immagine ricorre...che bisogno di innocenza abbiamo tutti!!!
Il significato di questo testo poetico è racchiuso già nel titolo "Natale, la voglia bambina"
RispondiEliminaPensando al Natale in arrivo si regredisce ed i nostri pensieri assomigliano sempre di più a quelli innocentio dei bambini...
I bambini pensano al Natale come alla festa della gioia, della solidarieta, della fratellanza universale...
Perchè noi adulti non ne siamo più capaci? eppure siamo noi ad insegnare ai bambini che cosa è il Natale, come dovrebbe essere festeggiato, come ci si pone nei confronti degli altri ... e poi noi per primi non siamo più capaci di sognare,
L'autrice riporta proprio a questo il significato del Natale...al riappropriarsi di quei sentimenti semplici, veri, incantati... una cornice in cui poterci liberare ed essere gioiosi con la mente da adulti ed il cuore bambino. A pensarci, ciò è bellissimo...e sarebbe davvero meraviglioso se, concretamente, riuscissimo a sognare realmente e a innestare sogni negli altri in questo mondo così egoista e chiuso su se stesso.
Allora facciamo che si avveri quello che sentiamo e addobbiamo noi stessi, la nostra casa, il nostro ambiente circostante e anche quello più lontano di luce e calore umano.
Ma non a chiacchiere, nei fatti.
Molto significativa la chiusa...un invito a fare, a costruire ogni giorno uno splendido Natale.
Complimenti vivissimi all'autrice.
Bavini stellari alla proprietaria di questo meraviglioso blog!:)))
P.s. Ho scritto in fretta e non ho tempo di rileggere... devo uscire per un appuntamento. Chiedo scusa per qualche eventuale imperfezione!:DDD
Cara Miryam, non smetti di stupirmi con le tue recensioni eccellenti.
RispondiEliminaNon finirò mai di ringraziarti abbastanza, che ne dici Sabrina?
Anch'io sono rimasto particolarmente colpito dagli ultimi due versi, che sono davvero efficaci:
RispondiElimina(Natale) "formula magica/da spargere dentro ogni giorno qualunque".
In effetti, la bellezza "magica" del Natale dovrebbe ravvivare "ogni giorno qualunque".
Complimenti per la lirica, molto coinvolgente :-))