Sara
Sarà che è l’alba
e il sole sbircia
tra le pieghe delle stelle
Sarà che è l’ora
e il vento tace
perché stanco di soffiare
Sarà che è un gioco
e l’urlo passa
come un lampo nella sera
Sarà che tu sei Sara
e liberi l’angoscia
con lo sguardo del mattino
Sarà che è l’alba
e il sole sbircia
tra le pieghe delle stelle
Sarà che è l’ora
e il vento tace
perché stanco di soffiare
Sarà che è un gioco
e l’urlo passa
come un lampo nella sera
Sarà che tu sei Sara
e liberi l’angoscia
con lo sguardo del mattino
Versi veramente belli cara Gianna, complimenti al bravo poeta Giuseppe Romano!!!
RispondiEliminaTomaso
Una dedica molto simpatica e particolarmente originale nel gioco del nome Sara.
RispondiEliminaUn caro saluto