Merletti di brina
ricama l'inverno
su alberi e siepi,
come esile trina.
Il ghiaccio ha incantato
il sonoro ruscello,
cristallo lucente
silente e argentato.
Ricopre un mantello
di gelo e candore
i campi, le strade,
le case e il tuo cuore.
ricama l'inverno
su alberi e siepi,
come esile trina.
Il ghiaccio ha incantato
il sonoro ruscello,
cristallo lucente
silente e argentato.
Ricopre un mantello
di gelo e candore
i campi, le strade,
le case e il tuo cuore.
Bela,e bella ancora questa poesia, cara Gianna, è veramente brava, Fata Confetto...
RispondiEliminaTomaso
Complimenti per queste scorrevoli rime invernali
RispondiEliminaCiao Gianna buon pomeriggio
E' piacevole nella sua semplicità e scorrevolezza.
RispondiEliminaQuando con le parole si riesce a "riproporre le immagini della realtà" e farle "vedere a chi legge" ...direi che il risultato è apprezzabile e riuscito.
Complimenti Marilena.
Un abbraccio anche a te Gianna.
Hai ricamato con le parole e scaldato con le rime il gelido inverno.
RispondiEliminaUn buon mese di febbraio ad entrambe
Un inverno ben descritto e ritmato.
RispondiEliminaUn caro saluto all'autrice e a te cara Gianna
Rakel
Mi ricorda un po' Rodari un autore che venero..
RispondiEliminaFata confetto , un mito!!!++++++
Mi piace il contrasto tra il gelo e il candore, è un po' l'emblema della vita.
RispondiEliminaComplimenti.