Aspetterò che il dolore si dilavi
diventando accorata tenerezza
e il tuo ricordo più non sia
un artiglio che dilania il cuore
ma un tocco lieve – come di carezza.
Forse allora saprò lasciarti andare
per proseguire – sola – il mio cammino
e taglierò il cordone ombelicale
che in dicotomia di sentimenti
mi fu rifugio e mi fu prigionia.
diventando accorata tenerezza
e il tuo ricordo più non sia
un artiglio che dilania il cuore
ma un tocco lieve – come di carezza.
Forse allora saprò lasciarti andare
per proseguire – sola – il mio cammino
e taglierò il cordone ombelicale
che in dicotomia di sentimenti
mi fu rifugio e mi fu prigionia.
....tenerissima!...ho appena lasciato la mia emozione da Krilù...
RispondiEliminaCiao Gianna felice che tu l'abbia scelta....è davvero molto toccante.
Molto toccante e delicata!!!
RispondiEliminaCome il suono di uno violino è la poesia di Krilù, intensa, emozionante per esprimere un sentimento unico, l'amore per quella che da vita,
RispondiEliminaPoche parole ma levigate e di forte impatto che mostrano un autentico talento, complimenti.
Buona giornata di sole Gianna.
Sensibile e commovente!!! Bella.
RispondiEliminaTomaso
questa poesia di Krilu'è quella che amo in assoluto e tutte le volte che la leggo mi si apre il cuore.
RispondiEliminaKrilù.....mi permetto, se posso, di dedicare questa tua poesia a mia madre e a tutte quelle persone che soffrono nella prigionia del dolore..............
RispondiEliminaUn bacio Krilù
Un a presto Gianna
Quanto amore in questi dolcissimi e sofferti versi! Molto molto toccante!
RispondiEliminaHo le lacrime per la forza che esprime questa poesia,bravissima Krilù,buona serata Gianna.
RispondiEliminaBrava Krilù... la tua poesia tocca il cuore.... bella e commovente!
RispondiEliminaUn bacio
Ciao Gianna l'avevo letta gia da Krilù
RispondiEliminaqueste rime commoventi arrivano diritte al cuore
complimenti ancora a Krilu
ciao.
Artigli davvero difficili da neutralizzare...
RispondiEliminaNella sua delicatezza dice la verità questa poesia, è che di fatto non vorremmo mai restare senza una madre fino alla fine dei nostri giorni, e quell'artiglio non vorrei arrivasse per me.
RispondiEliminaMia madre ha 92 anni e vorrei che non andasse mai via, ma mi dispiace per chi la perde prematuramente.
gaetano
Versi toccanti.
RispondiEliminaNon riesco a scrivere altro. la commozione è molto profonda.
Bello il riflesso del "dopo" quell'artiglio... verrà la sedimentazione e con essa un ricordo di luce più chiaro.
Baci!
questa poesia mi tocca nel vivo, molto triste e struggente, un dolore che si confonde quasi con la liberazione...bravissima
RispondiEliminaDi grande impatto emotivo. Una poesia che lacera come ha lacerato la dipartita della mia mamma.
RispondiEliminaBellissimo...
Rosetta
Accorata e anche molto forte questa poesia cara Krilù, che fa trasparire dolore e rabbia e che alla fine in una parola ....."matematica" rende perfettamente i sentimenti contrastanti che ci legano alle nostre madri.
RispondiEliminaBrava.
Un abbraccio a te e uno a Gianna
Rita
Mi hai fatto davvero una piacevole sorpresa, Gianna cara.
RispondiEliminaTi lascio un bacio e un grosso grazie.
E' stato un piacere pubblicare i tuoi accorati versi, Krilù.
EliminaSono molto grata a tutti voi che generosamente e con parole toccanti avete espresso il vostro apprezzamento per questi miei versi.
RispondiEliminaGrazie di cuore e un riconoscente abbraccio.
Anch'io ringrazio di cuore tutti i commentatori.
RispondiEliminaHo apprezzato moltissimo questa poesia di Krilù già nel suo blog... È così bella e così vera.
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