CIELI DI GAZA
Sibili
trafiggono la mente
tracciano il cielo
orientale
cadono atterrendo
in verticale
degl'occhi lo sguardo
infante
prima dell'impatto
disfattivo
di vita ancora
...infantile.
Sibili
devastanti
distruttivi
di materia
e umani
da sempre
di pace privi.
Sibili
trafiggono la mente
tracciano il cielo
orientale
cadono atterrendo
in verticale
degl'occhi lo sguardo
infante
prima dell'impatto
disfattivo
di vita ancora
...infantile.
Sibili
devastanti
distruttivi
di materia
e umani
da sempre
di pace privi.
Purtroppo così attuale e così triste... Una poesia che Pino scrive dal cuore, e che porta a riflettere profondamente e a condannare gli orrori di cui gli uomini sono capaci.
RispondiEliminaBuona giornata a te Gianna e a Pino
Paola, dolce notte.
EliminaAncora una volta per queste popolazioni non c'è pace....
RispondiEliminaUn saluto e buon fine settimana ed un abbraccio a Stella!
Sempre gentile, Gabry.
EliminaUna bella scelta cara Gianna... Una poesia che racconta il suplizio di un popolo.
RispondiEliminaTomaso
Vero, Tom.
EliminaI versi di Pino fanno riflettere, lasciano dentro come una ferita che non si rimarginerà mai, soprattutto in un'epoca come la nostra..un sibilo nella notte squarcia il velo della pace uccidendo i sogni di un bambino innocente...
RispondiEliminabuona giornata Gianna
Buona notte, Sidus.
EliminaPoesia che fa riflettere sul senso inutile delle guerre,emozionante e vera,complimenti a Pino.
RispondiEliminaBuona serata Gianna.
Buona notte, Achab.
EliminaUn componimento di taglio decisamente moderno, non tanto per l'attualità dell'argomento, quanto per la forma e lo stile.
RispondiEliminaLa poesia infatti può definirsi di tipo minimalista, con poche parole-simbolo che sembrano imprimersi nella coscienza del lettore in modo deciso e indelebile.
Il componimento, in definitiva, compendia una pleiade di concetti sull'atrocità della guerra, testimoniando così la sensibilità e l'impegno civile dell'autore.
I temi civili e sociali trattati in poesia hanno sempre un impatto emozionale su chi legge , molto più di un articolo giornalistico che tratti dettagliatamente i temi.
RispondiEliminaLa poesia di Pino va direttamente al nucleo di questa grande "bruttura" umana quale è la guerra e la sua inutilità sotto il profilo umano.
Pochi versi, semplici ma carichi di profonda emozione ci portano con il cuore in quelle zone devastate e, per un lungo attimo, ci fanno sentire parte di esse in perfetta solidarietà con chi vive in primo piano questo sfacelo.
Bella, complimenti.
Baci Gianna!
Baci a te.
EliminaLinda poesia! Um DEZEMBRO cheio de LUZ pra ti! beijos,chica
RispondiEliminaObra e imagem em pura sintonia!
RispondiEliminaGrande abraço e sucesso!
Bella perché ispirata e sentita, complimenti!
RispondiEliminaQuesta è la poesia che mi ha colpito di più, dopo aver letto anche le altre, perché la cosa è attuale. Bravo Pino che ha saputo esprimere in poesia una terribile realtà. Chissà quando nel mondo ci sarà definitivamente la pace. Per molti esseri umani il Natale sarà sotto i missili e non sotto l'albero. Un caro saluto a te e ti prego di estenderlo a Pino.
RispondiEliminaGrazie, Elio.
EliminaUn saluto Stella e Buon Dicembre!
RispondiEliminaGrazie Gabry.
EliminaGrazie a tutti per le parole espresse e per aver condiviso la mia malinconia per certi accadimenti.
RispondiEliminaGrazie Antonio per il "taglio critico" del tuo commento.
Ancora grazie a te Gianna per avermi ospitato e reso visibile un "lamento del mio cuore verso l'atrocità umana".
Ciao e buona vita!
Grazie a te Pino, sempre attento ai problemi sociali.
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