sgombra, deserta, silenziosa notte
tagliata da lame di luce fioca
danzano le ombre della natura
nel riflesso del cielo stellato
la luna, ormai sorta troppe volte
piange lacrime d'argento
che cadono come scintille
sulle fronde di esseri ricurvi
chini ad esplorare il niente
restano lì ma poi ripartono
il respiro pian piano si apre
ai frammenti di vita
le luci lontane ombreggiano
le ombre vicine rilucono
lì, dove spazio, luce e gioia si fondono
Questo eco è bellissimo cara Gianna una poesia molto ma molto bella.
RispondiEliminaBuona giornata cara amica.
Tomaso
Sono ancora io cara gianna, ho sempre pensato di essermi messo trai tuoi membri, per curiosità ho voluto guardare tutta la lista!!! ahimè ho corto che non ero, ho subito provveduto...
RispondiEliminaSi vede proprio che sto invecchiando...
Un abbracci.
Tomaso
Perdonato, Tomaso...
RispondiEliminaBaci
queste parole si muovono elegantemente come un'onda avvolgente
RispondiEliminacomplimenti ad Onda!
Volge piano piano, di riga in riga, verso un sommesso ottimismo
RispondiEliminaCiao Gianna,bellissima poesia di Onda,complimenti.
RispondiEliminaBuona giornata cara.
Un bacino.
Ciao Gianna.
RispondiEliminaBellissima poesia con delle rime stupende
buona notte a presto
Tiziano
bello il crescendo di tono: da qualcosa di cupo e fondo come il buio della notte si va verso il respiro che si apre e riappare la luce, ora latente e poi sempre più gioiosa. Complimenti a Onda!
RispondiEliminaGianna è davvero un'emozione essere qui nella tua vetrina. ti ringrazio tanto!
RispondiEliminagrazie a tutti, è bello condividere le proprie emozioni e il proprio sentire con persone che capiscono...