Un giorno scalerò quella collina,
sagoma regolare, naturale cornice
alla mia valle, sipario che fa velo
a una scena, dove - si dice -
il cielo abbraccia il mare
e s'ode un canto disteso di sirene.
Salirò il colle e questa volta
sarò propositivo: vincerò la paura,
non mi farò distogliere,
come più volte accadde, dai consigli.
E finalmente affronterò il pendio
che porta al borgo, dove stanno i sogni.
Per non fallire, prenderò la rincorsa
e m'inerpicherò sù per il monte,
a testa bassa e con i piedi scalzi,
affondando le mani nella terra.
Io la conosco bene quella china:
troverò sassi, spini, salti di roccia,
ma nessun poggio che ridia respiro.
Ma ce la farò, arriverò alla meta,
pietra di paragone di ogni impresa.
Solo così potrò mettere fine
alla smania, che reco dentro
da quand'ero bambino.
Voglio vivere anch'io nell' incantesimo
che aleggia su quel colle,
dove - ho sentito dire - ci sono
viali di platani e logge di gelsomini.
E una volta arrivato sulla cima,
con l'euforia d'un alpinista impavido,
griderò la mia gioia sino a ubriacarmi.
Poi volgerò lo sguardo alla mia valle,
dove c'è il mio passato, dove stanno
le case e i miei compagni.
Li saluterò con un cenno di mano.
E di sicuro non farò ritorno.
sagoma regolare, naturale cornice
alla mia valle, sipario che fa velo
a una scena, dove - si dice -
il cielo abbraccia il mare
e s'ode un canto disteso di sirene.
Salirò il colle e questa volta
sarò propositivo: vincerò la paura,
non mi farò distogliere,
come più volte accadde, dai consigli.
E finalmente affronterò il pendio
che porta al borgo, dove stanno i sogni.
Per non fallire, prenderò la rincorsa
e m'inerpicherò sù per il monte,
a testa bassa e con i piedi scalzi,
affondando le mani nella terra.
Io la conosco bene quella china:
troverò sassi, spini, salti di roccia,
ma nessun poggio che ridia respiro.
Ma ce la farò, arriverò alla meta,
pietra di paragone di ogni impresa.
Solo così potrò mettere fine
alla smania, che reco dentro
da quand'ero bambino.
Voglio vivere anch'io nell' incantesimo
che aleggia su quel colle,
dove - ho sentito dire - ci sono
viali di platani e logge di gelsomini.
E una volta arrivato sulla cima,
con l'euforia d'un alpinista impavido,
griderò la mia gioia sino a ubriacarmi.
Poi volgerò lo sguardo alla mia valle,
dove c'è il mio passato, dove stanno
le case e i miei compagni.
Li saluterò con un cenno di mano.
E di sicuro non farò ritorno.
Bellissima questa poesia che ho già avuto modo di leggere e ascoltare dalla viva voce del poeta sul blog di Tomaso. Emozione e speranza si confondono nel desiderio di scoprire l'ignoto...dal quale non faremo ritorno. Complimenti ancora a Nigel e un abbraccio a te Gianna.
RispondiEliminaciao..che bella poesia..sembra di vivere nell'incanto di questa bellissima natura.. ciao...un abbraccio..luigina
RispondiEliminaMi piace molto questa poesia. Complimenti Nigel.
RispondiEliminaChe emozione!!! ho la pelle d'oca, e quest'emozione già l'avevo provata tempo fa, da Tomaso. Bellissima! il concetto, di quell'ultimo viaggio da cui non si ritorna,è sublime! e la voce anche, molto ben impostata e suggestiva. Mi ha fatto molto piacere ritrovarla qui da te, Gianna, e riascoltarla. Un bacio e a Nigel i miei più sinceri complimenti
RispondiEliminasono contenta caraamica gianna che ospiti versi di nigel..anche se lui non vuole che si dica... è un grande artista!
RispondiEliminaciauuu
A volte occorre davvero non ascoltare i consigli e correre, correre, correre. Anche se è tutta salita!
RispondiEliminaE' bravo questo poeta.
Esmeralda, ne sono certa.
RispondiEliminaPer me è un onore avere Nigel nel mio blog.
Non solo è bravo artisticamente e non parlo solo di poesia, ma anche a livello umano...per cui lo definisco "un grande".
Cara Gianna, Nigel lo conosco da poco e mi dispiace non averlo incontrato prima...
RispondiEliminaE' una miniera di emozioni, ascoltare questa poesia dalla sua viva voce è melodia allo stato puro!
Un bacione a te, spero proprio che Nigel ritorni presto tra di noi che gli vogliamo bene.
il borgo dove albergano i sogni,vale la pena affrontare una salita così impervia,bellapoesia
RispondiEliminaCiao Stella,poesia molto bella e intensa,complimenti a Nigel.
RispondiEliminaBuona serata.
Un bacino.
Ciao Stella, bellissima, l'ho letta, sentita risentita, riletta adesso, tutte le volte si apre qualcosa di nuovo, un'emozione diversa, complimenti al nostro caro Nigel e grazie a te baci rosa a presto buona serata.)
RispondiEliminaHermosa tu poesía Gianna, un grato placer leerte.
RispondiEliminaPasaba a dejarte mis saludos
y que tengas un buen fin de semana.
un abrazo.
Ringrazio tutti/e per i generosi commenti, a partire da Gianna, che ha voluto ospitare i miei versi con tanto entusiasmo.
RispondiEliminaCara Stella, passavo per farti un salutino e a Nigel tanti complimenti per un componimento così bello!!!!
RispondiEliminaSiempre estupenda amiga.
RispondiEliminaSaludos y buen sábado.
Bellissimo il video e la recitazione della poesia. Unica. Come sa esser Nigel!
RispondiEliminaMi hai emozionata e al contempo stupita nella tua forza, nel cambiamento e nell'umano ricordo dei pensieri di ieri e di quelli del domani!
Elisena
Un salutone, Nigel
Un bacio a te Stella
Grazie a tutti, baci
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