lunedì 12 ottobre 2009

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POESIE IN VETRINA : ACHAB


Visione n°5.

Voi che riposate,a Père Lachaise.
Il bianco delle lapidi si confonde con il gelido pallore del mio viso.
Voi che avete combattuto bene,cani maledetti,per il vostro posto al caldo degli inferi,anime spoglie,deluse,buie.
Il vento di Parigi saluta gli alberi,sul viale degli amori finiti.
Una triste angoscia sale dal mio cuore,non posso fermarla.
E' autunno,le foglie cadono,come le nostre vite.
La grande stagione è morta,appassita come fiori secchi che non puoi cambiare.
Tutto il giorno e la notte,erano per noi.
Non voglio sporcare il tuo vestito bianco,di sposa perduta,con le mie lacrime di sangue caldo,devo andare lontano,addio.

9 commenti:

  1. Stella,ma che sorpresa,ma grazie,sono molto contento e felice di essere nel tuo grande e bellissimo blog Poesie in vetrina,grazie,buona serata.

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  2. Poesia molto "maledetta".Stilisticamente limpida,parole come pietre.Si percepisce anche rabbia esistenziale oltre all'angoscia, che la avvicina a un Poe o a un Baudelaire.Complimenti.

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  3. Il componimento di Achab (che si definisce lui stesso "visionario") è una grande metafora. Contrappone l'autunno, con la sua tristezza e la natura in decadimento, alla morte. Questa volta però non vi è rinascita. Si leggono tra le righe un profondo smarrimento, l'angoscia, la mancanza di speranza e la consapevolezza concreta di non poter cambiare il corso delle cose. La perdita di una persona cara, la voglia di scappare senza lottare con il dolore nel cuore e l'ambientazione (un cimitero di Parigi), fanno di questo componimento una poesia crepuscolare.

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  4. Obrigada pela visita e parabéns pelo Blog!

    Te ofereço meu Award e Selo Amizade Sincera!

    Beijoss fica com Deus!

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  5. Benvenuta Anninha, mia nuona e gradita amica.
    Grazie infinite per il premio che mi hai donato, è bellissimo perchè tratta dell'amicizia sincera, un sentimento che apprezzo molto.
    Ti prego di andare sul mio blog dei premi e di ritirare quello che preferisci.

    Buona giornata con un abbraccio.

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  6. Le immagini che Achab intreccia nei suoi versi denotano una sorta di agoscia esistenziale ma sono profondamente toccanti, specie nel suo non voler "sporcare" quel bianco abito della sposa perduta...trovo tutto ciò molto bello.

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  7. Buona sera,grazie Amiche-Amici x i vostri commenti al mio scritto,buona serata Stella e grazie.

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