giovedì 14 maggio 2009

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POESIE IN VETRINA : ZOE'

Cielo d'Africa

Io non so dire cosa accadrà a questo cielo
mi pongo domande inaccessibili dalle risposte che mai cadranno
la pelle ascolta le lacrime sussurrare dolci ricordi
il pianoforte leggiadro accompagna un pensiero lontano
il sorriso di un amico asciuga ferite inguaribili
solchi profondi scavati da una luce improvvisa
mentre tu mi osservi raccogliere la tristezza
dall'altra parte del vetro sembra tutto così semplice
eppure io mi ritrovo qui
seduta sulla riva del mare calmo della sera
mentre le onde giocano a rincorrersi tra gli scogli
una felicità che vorrei rubare a quell'acqua così bella
gli occhi velati dalla stanchezza si portano lontano
oltre la carezza lieve di quel tempo perduto
il corpo vorrebbe lasciarsi andare piano piano in quel mare
l'Anima vorrebbe essere come il vento africano
per volare altrove e scivolare in quel sole ogni incertezza

7 commenti:

  1. Splendida malinconia! Ciao, Arianna

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  2. Alla luce improvvisa possiamo opporre uno scudo.
    Quello formato dalle persone che ci amano e che noi amiamo.
    Per ferirsi un po' meno.
    Un bacio a Zoè, bellissima poetessa.

    Un saluto a Stella, ottima scelta per la vetrina!:)

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  3. Lasciare al mare i nostri pensieri e la nostra malinconia affinchè li culli dolcemente....

    Un saluto Stella e buona serata.

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  4. Grazie ... davvero :)
    malinconia . scudo che ferisce .. meno male che ci siete voi ad accarezzarmi con le vostre parole .. lasciando al mare dolcemente la tristezza ..
    Bacio :) Zoe.

    E .. grazie a Stella per averla pubblicata :)

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  5. Sempre splendide sono le immagini che ci sa donare Zoé.
    Un bacio

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  6. O Profeta, bei versi...
    Sei grande poeta, da te ho letto belle poesie.

    Um feliz fim de semana.
    Doce beijo.

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  7. l'Africa non rappresenta solamente l'origine ma è in assoluto l'origine di ogni cosa.

    parole profonde a gangli sconnessi e riconnessi nel mestare della vita

    un abbraccio

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