Con l'oro nei capelli
e il vento che scompone le tue gonne
corri nel grano e papaveri rossi
cingono le tue gambe da cerbiatta.
Nasce il sole e tramonta
stessi orizzonti,giorni tutti uguali,
il fiorir del lentisco
e il frinire assordante di cicale
segnano il tempo al tuo crescer selvaggia
e diventare lentamente donna.
Nasce il sole e tramonta
maturo è il grano, è tempo di raccolto.
I capelli racchiusi in una crocchia
le gonne serie, il passo controllato
poche parole, timido lo sguardo
quel rossore che tinge le tue gote
ti hanno cambiata, non sei più la stessa:
eri una donna,
ora sei una promessa.
e il vento che scompone le tue gonne
corri nel grano e papaveri rossi
cingono le tue gambe da cerbiatta.
Nasce il sole e tramonta
stessi orizzonti,giorni tutti uguali,
il fiorir del lentisco
e il frinire assordante di cicale
segnano il tempo al tuo crescer selvaggia
e diventare lentamente donna.
Nasce il sole e tramonta
maturo è il grano, è tempo di raccolto.
I capelli racchiusi in una crocchia
le gonne serie, il passo controllato
poche parole, timido lo sguardo
quel rossore che tinge le tue gote
ti hanno cambiata, non sei più la stessa:
eri una donna,
ora sei una promessa.
ciao...una bella poesia colorata di semplicità e di magia... ciao...luigina
RispondiEliminaSplendida poesia!Sono molto felice di conoscerti!CIAO Liza.
RispondiEliminaQuesta poesia è fantastica: l'avevo già commentata da Chicchina: ci sono immagini talmente nitide e così bene descritte che fanno di lei un dipinto.
RispondiEliminaUn bacio a Chicchina e a te
Lo so che c'entra poco ma mi ricorda tanto la canzone di Vecchioni su Che Guevara... come descriveva questa donna, anche lei del Sud si può dire. Mi ricorda anche le belle storie che mi racconta mia madre che sembrano di essere di un altro tempo, un tempo lontano. C'è il gusto del sud in queste parole. Stupenda
RispondiEliminaIl piacere è anche mio Liza.
RispondiEliminaLeggendo questo componimento ho pensato a mia madre e alle sue sorelle (erano 5 femmine), a tutte le storie che mi hanno raccontato.
RispondiEliminaMa torniamo alla poesia.
E' un componimento che ha il sapore dell'antico. Descrive la "personalità" delle donne di altri tempi. Orgogliosamente del sud.
Non se ne abbiano a "male" le lettrici degli altri luoghi,ma questo è uno "guizzo" che va sottolineato,contestualizzato in questa dolce poesia. Come un "punto" visibile da osservare.
Il sacrificio delle donne , la loro abnegazione erano vissute dolcemente con generosità ed ubbidienza ...ma una ubbidienza che non pesava, anzi era fonte di tempra e formazione. Donne del sud. Vere,semplici,selvagge di bellezza e di profondità.
Le giornate trascorrevano all'insegna della natura e della semplicità...il lavoro o anche le passeggiate nei campi erano il "sale" della vita. Nell’attesa di crescere ci si cullava nei sogni.
L'odore della terra, il caldo del sole ...i papaveri nei capelli dipingono una fanciulla che sta per diventare "grande".
Passano le stagioni e la bella ragazzetta diventa una splendida donna ...pronta per il suo principe azzurro. L'amore..la ricompenserà .
Sperando di aver fatto l’incontro giusto…
Una poesia molto bella,calda ..verace. La scelta adeguata del lessico ed i versi agili rendono il componimento dolcemente elegante. Leggendola si ha la visione di un quadro “surrealista”.
Mi ha profondamente commossa.
Brava Chicchina
Bacioni Stellina e complimentiper la scelta:)
Grazie cara Miryam, instancabile!
RispondiEliminaGrazie Stella,per avermi accolta nel tuo angolo di poesia.
RispondiEliminaE un grazie sincero a voi che avete lasciato i vostri commenti:Lui-Liza-Paola-Daisy-Myriam.
Non mi aspettavo parole così belle e lusinghiere.
Un grazie particolare a Myriam che con la sua analisi ha colto con sensibilità ed intuito
tutto un mondo che va oltre i miei versi.
A tutti la mia simpatia -Ciao