mercoledì 4 settembre 2013

37

POESIE IN VETRINA : NIGEL


   Ho visto la tua schiena piegarsi

            sotto il fiore della mia civiltà,

            le tue labbra riarse implorare stille

            al cielo del progresso.          

            Ho visto il tuo corpo corroso dall'attesa,

            le tue membra spezzate da promesse,

            il tuo sangue irrigare il mio giardino.

            Sebbene a basso tono, ho sentito

            l'infame ninna-nanna  dei cannoni.

            Ho avvertito il gemito soffocato

            che veniva dai flutti;

            ho scorto le ferite

            sotto l'abito nuovo, alla tivù. 

            So tutto e l'ho ignorato,

            snobbando chi ti ha teso la mano.

            E nascosto dietro l'alibi dell'ideologia, 

            e di una missione fatta di carta straccia,

            ti ho eliminato con un colpo di…

            telecomando.

            Perciò dinanzi a te mi accuso.

            Per tutto questo non chiamarmi fratello.       

                         

37 commenti:

  1. Bella.... bella e soprattutto vera nella sua interezza .......
    E anch'io m'accuso ......
    E di nuovo si parla ancora di guerra .......
    E la riduzione in schiavitù ..... i viaggi verso la speranza di una vita con meno dolore ...... tutto questo è la realtà che ci circonda e, alla quale, ci "siamo abituati" ad assistere con la nostra inumana impotenza!!!!!!!!!!
    Bel testo Antonio!

    E tu, Gianna, non potevi sceglier momento migliore per pubblicarla, vista l'attesa sul responso dell'imminente attacco USA verso la Siria!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero che Omama rifletta e rifletta profondamente visto che è il Nobel per la Pace...

      Elimina
    2. Buonasera Elisena,
      ti ringrazio dell'articolato e interessante commento.
      Un caro saluto e a rileggerci.

      Elimina
  2. Cara Gianna, la conosco questa bella poesia del nostro caro Guardiano,Antonio. credo come dice Elisena, non potevi scegliere momento migliore di pubblicare questa poesia che tutti noi coinvolge... Non ho parole cara amica.
    Un abbraccio forte forte.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' ben triste essere indifferenti, caro Tomaso...

      Elimina
    2. Ciao Tomaso,
      grazie, la tua affettuosa partecipazione mi conferma che il nostro è un vero legame d'amicizia.
      Un caro saluto e a presto!

      Elimina
  3. Si resta inermi e impotenti innanzi a tragedie umane e povertà, dove la vita umana conta poco o niente…
    Questa bella e vera poesia di Antonio dice tutto, l’indifferenza è di moda ormai, e i cuori inariditi non sentono più alcuna emozione.
    Ed è così facile cancellare tutte le brutture in un colpo solo, come per magia… via dagli occhi, via dal cuore… e poi ci sentiamo più sollevati a schermo spento… che tristezza…
    Complimenti ad Antonio
    Un caro saluto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Betty...siamo arrivati alla frutta, come si suol dire...

      Antonio con questi versi scabrosi, ma veri ci ricorda una realtà angosciante,io lo ringrazio per questo.

      Elimina
    2. Ciao Betty,
      grazie per la costante presenza, permettimi di considerarti una buona e leale amica.
      Cordialità e saluti anche ai tuoi cari.

      Elimina
  4. Riflessioni molto profonde ed attinenti al momento storico, nella nostra arida superficialità pensiamo che sono storie di altri paesi ,lontani, sconosciuti....forse "inferiori"e come hai scritto ci aiuta il telecomando a liberarci la coscienza da ogni responsabilità...... Ma sono persone ,sono esseri intelligenti ,sono anime pensanti anche culturalmente preparati uomini donne e bambini innocenti, in balia di politiche barbariche ed integraliste aiutate dall'0ccidente per fini meramente opportunistiche e subdole. Essi hanno una grande necessità dell'aiuto di tutti noi :non ci voltiamo dall'altra parte.....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. " Non ci voltiamo dall'altra parte"...

      Grazie, Cettina.

      Elimina
    2. Ciao Cetty,
      ti ringrazio sentitamente per la visita e il garbato commento.
      Un cordiale saluto e a rileggerti presto.

      Elimina
  5. Ciao Gianna poesia reale che ci mette di fronte ad una realtà che abbiamo sempre cercato di ignorare sperando che qualcuno risolvesse per noi questi problemi
    la nostra indifferenza a fatto solo aggravare la situazione,
    complimenti Nigel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ognuno di noi potrebbe fare qualcosa nel suo piccolo, caro Tiziano.

      Elimina
    2. Davvero un bel commento, caro Tiziano, del che ti sono grato.
      Un abbraccio!

      Elimina
  6. ciao gianna, grazie per aver pubblicato questi bellissimi pensieri di Nigel, colpiscono nel profondo, perche'ci riguarda un po' tutti questa situazione, assistiamo inermi a tutte queste guerre, come se non ci toccassero o le apprendiamo solo come notizie,per poi fare altro, le ingiustizie e le disparita' esistono purtroppo, noi abbiamo la fortuna di stare abbastanza tranquilli, ma se fossimo coinvolti in prima persona come loro, saremmo disperati, bisognerebbe imparare a mettersi nei panni delle altre persone per poter capire i loto drammi e le loro tragedie quotidiane, complimenti a Nigel, pensieri molto toccanti che fanno riflettere,mettendoci davanti alle nostre responsabilita', ciao baci rosa, buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Rosa, negli anni 60 , immigrata a Torino...ero "una terrona" e quante umiliazionii subivamo io e la mia famiglia...

      E' piccola cosa rispetto alle angherie degli immigrati di oggi...ma volevo sottolineare che solo provando certe angherie, si può capire...

      Elimina
    2. Cara Rosa,
      la tua immancabile presenza mi sostiene in questo mio tentativo d'instaurare un dialogo che non sia solo ironico e scherzoso.
      Grazie, grazie di cuore, leale Amica!
      Un abbraccio.

      Elimina
  7. Non posso e non voglio esprimermi sul valore dei versi ma, dato il loro impatto sulle coscienze di ognuno di noi e la loro drammatica attualità, credo siano difficili da commentare e non riceveranno molti pareri.
    Un caro saluto a te, Gianna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eppure dovremmo smuovere le nostre coscienze, siamo tutti responsbili dei nostri"fratelli!

      Grazie, Giovy.

      Elimina
  8. Questi versi fanno venire i brividi, ci pongono di fronte, oltre che alle nostre responsabilità, ad una realtà di profonda tragedia e dolore e offrono spunti di riflessione!
    Fratello e Sorella...che suono meraviglioso! E cosa siamo se non questo? Cosa ci separa se non un indottrinamento, una cultura, diversa geografia...responsabili per loro e per tutti i Fratelli in qualunque angolo di questo Pianeta essi vivano, di qualunque specie essi siano! Dovrebbe essere questo il comune sentire... l'insegnamento maestro "Ama il prossimo tuo come te stesso" che ha una duplice veste... Eppure non è così: ognuno di noi è tanto preso dai propri problemi, tutti veri, tangibili ed immediati, e la guerra, le stragi, la fame sembrano lontane...eppure se ci concedessimo solo un istante il "lusso" di sintonizzarci su quei martirii, su quelle bocche, sui loro sguardi...sono nostri, uguali a noi, gli stessi dolori...!
    Così chiedo perdono a Tutti i Fratelli, di ogni razza e specie!

    I miei complimenti all'autore e a te cara Gianna!
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  9. Gabry, grazie del tuo commento splendido, molto attinente e ricco d'amore per il prossimo...

    Abbraccio ricambiatissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonasera Gabriella,
      ti ringrazio per l'intelligente ed articolato commento che dimostra una notevole capacità esegetica; ti son ancor più grato (spero vorrai permettermi il "tu") perché hai rivolto la tua attenzione ai versi di un anonimo sconosciuto.
      Con tutta cordialità e simpatia.

      Elimina
  10. Bella... e soprattutto molto intesa. Parole che fanno molto riflettere...la nostra indifferenza a volte mi fa paura, purtroppo chi non vuol vedere ..non vede!!
    Un ringraziamento per questa proposta e complimenti a Niger.
    Buon pomeriggio Stefania

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per il commento, Stefi.

      Elimina
    2. Buonasera Stefy,
      grazie sinceramente per l'attenzione e il garbato commento.
      Un cordiale saluto e a rileggerci presto!

      Elimina
  11. PER GIANNA
    ============
    Ciao Gianna,
    due righe per ringraziarti ancora una volta di ospitare sulla tua preziosa Vetrina i miei (modesti) versi.
    Devo rilevare, nostro malgrado, che la poesia è un bene in via di estinzione, non so quante siano le visualizzazioni di questo post, ma i commenti sono davvero pochi e indurrebbero a credere che stiamo sbagliando qualcosa...
    Un abbraccio e a presto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Antonio, con gioia pubblico i tuoi versi di indubbio valore.

      Per me è un onore ospitarti come poeta e come recensore delle poesie che pubblico.

      Ultimamente anch'io trovo una certa stanchezza in coloro che amano la poesia, non a caso avevo messo il blog in pausa, spero di non essere costretta a farlo nuovamente.

      Cordialità, ricambiando l'abbraccio.

      Elimina
    2. Spero vivamente che ciò non accada, sarebbe un vero peccato!

      Elimina
  12. Non analizzo lo stile della poesia, è tutto racchiuso nel termine PERFETTO.
    Il tema è attualissimo ma potrebbe andare bene anche per il passato... quando da noi partivano i bastimenti e tanti italiani trovarono anche la morte.
    Allora erano i nostri "padri" a subire angherie, soprusi, offese. Era la nostra gente, disposta a soffrire per migliorare le condizioni della propria vita e della propria famiglia. Ma noi non abbiamo imparato nulla. Abbiamo dimenticato o, forse, ci rifiutiamo di sapere.
    Oggi i "carnefici" siamo noi che guardiamo con indifferenza gli scempi che si compiono sotto i nostri "occhi" e che volutamente rasentano la "cecità".
    E non solo non vogliamo "vedere" quello che accade ma, spesso, alcuni di noi colpiscono ancora più duro.
    Abbiamo dimenticato la pietà, abbiamo messo da parte la ragione e siamo sopraffatti da un velato egoismo.
    Ognuno di noi sa, ma fa finta di non sapere oppure ci "nascondiamo" nel nostro "eremo" e pensiamo che nulla possiamo fare.
    Ed invece tante "gocce" formano il mare. A volte anche un sorriso, una parola detta al momento giusto potrebbe essere utile ad alleviare il dolore.
    L'immigrazione è un "problema" , certamente; ma è tale perchè il sistema è come una rete che si incaglia continuamente e non si riesce a "sbrogliare" e non capiamo , o non vogliamo capire che tutto è calato dall'alto. Se mezzo mondo ha fame mentre l'altra metà mangia normalmente e una parte ha cibo superfluo tanto da riempire bidoni da discarica, qualcosa non funziona come dovrebbe. Ed invece di scagliarci contro i grandi e responsabili di tutto questo , ce la prendiamo con la parte più debole anche se siamo solo indifferenti o facciamo "spallucce".
    La saggezza antica non si sbagliava mai e l'espressione di Plauto " homo homini lupus" è sempre attuale.
    Poesia bellissima ed amarissima al contempo.
    Complimenti Nigel , poeta dell'anima in "riflessione".
    Un forte abbraccio a all'autore e a Gianna che l'ha pubblicata.
    <3 <3 <3 ....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miryam sei sempre attenta e minuziosa nei tuoi commenti, grazie di cuore.

      Elimina
  13. Buongiorno Miryam,
    sapevo che prima o poi saresti arrivata anche tu a commentare e di ciò ti ringrazio.
    Anche la tua è una disamina PERFETTA, perché - assieme ad altre - ha centrato il bersaglio, sottolineando puntualmente ciò che i miei versi volevano dire.
    La nostra civiltà post-industriale sta mettendo in luce delle contraddizioni spaventose: da un lato si presenta a noi con arditissime conquiste tecnologiche e dall'altro fa registrare una preoccupante caduta di valori.
    Ora io capisco che qualcuno, che si sente assediato dagli extracomunitari, storcerà il naso, ma una soluzione per dare loro ospitalità si deve trovare, altrimenti è a rischio la nostra appartenenza al genere cosiddetto "umano".
    Grazie per la sensibilità, gentile amica, ricambio l'abbraccio.

    RispondiElimina
  14. Sempre forte il nostro Guardiano, in tutte le sue sfaccettature. Condivido pienamente sia il commento di Miryam che la risposta di Nigel. Buon fine settimana a tutti tre.

    RispondiElimina
  15. Buongiorno Elio,
    veramente gradita questa tua visita.
    Grazie della cortese attenzione e del commento.
    Un amichevole abbraccio e a presto.

    RispondiElimina
  16. versi che ho apprezzato moltissimo, significativa e ben scritta... semplicemente stupenda
    buona giornata

    RispondiElimina
  17. Una straziante realtà quella di cui racconta Nigel....versi che possono adattarsi a tanti di noi che, presi dalla nostra vita, spesso ci dimentichiamo di chi, ogni giorno soffre e sputa il proprio sangue....spesso, con un colpo di telecomando, ci obblighiamo a non voler pensare che per loro, non c 'è possibilità di cambiare canale.... Bellissima !

    RispondiElimina