domenica 12 agosto 2012

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POESIE IN VETRINA : MIRYAM



SOLO  LACRIME

Scendono a fiotti le lacrime

Velocissime

Mi fanno compagnia

In questo pomeriggio assolato

Non conoscono autocontrollo

Fissano un mare di dolore

Che inonda spazio d’improvviso

Mamma

Il tuo baratro mi invade

Vedo il tuo precipizio

e lo sento dentro di me….

Ma non so aiutarti…

Sono il nulla, sono fiacca

Sono come quei tuoi buchi neri

D’improvviso

Ti hanno divorato i ricordi

Hanno cancellato dai tuoi pensieri

Il mio volto

Le mie tracce dalla tua memoria

Mi hai chiamata Lucia , oggi

E poi Iolanda …Luisa, Carmela…

Chi sono , mamma?

Non sai più ritrovare la mia immagine

L’hai stracciata e fatta a pezzi

Mi sento persa … per te non ci sono più...

Ed io non so fare altro che piangere….

Serviranno queste lacrime?

Il diluvio è arrivato fulmineo

In un torrido pomeriggio di agosto ….

Piove in questo spazio senza tempo ....

10 commenti:

  1. Che infinita tristezza. Perdere la memoria di noi stessi è morire prima di morire. Mi dispiace tanto...:(

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  2. Grande tristezza.
    Anch'io la provo molto spesso. Mi dispiace per questa persona.
    Ale

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  3. Grazie Gianna per averlo pubblicato... e grazie ai tuoi lettori per aver "condiviso2 questi versi ... mi rendo conto, sono troppi pieni di angoscia...
    Leggerli proiettano un mondo di dolore e sofferenza ... un "dramma" vissuto di frequente ma che,forse, sarebbe meglio non risvegliare ....
    BACI!

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  4. ciao... una poesia di una intensità tale difficilmente spiegabile...
    posso solo immagire il dramma... non lo conosco se non per averlo sentito raccontare...
    ciao. sereno ferragosto..luigina

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  5. Questi sono giorni molto tristi per me...oggi è stato un altro calvario ...mi sono collegata adesso, un pò , per distrarmi "5 minuti" .
    Mia madre ha sempre creduto in Dio...e si è anche molto arrabbiata con me , nel passato, quandomi sono venuti i dubbi e ne abbiamo parlato...
    Io spero che il suo Dio l'aiuti e che, se c'è, mi perdoni i miei dubbi e aiuti anche me.
    Vi chiedo scusa per avervi "coinvolto" in questa mia personale sofferenza.
    Vi auguro di trascorrere un sereno ferragosto.
    UN GRANDE BACIO GIANNA ... ti sento vicina ed è una grande bella cosa.

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    1. Vicinissima, cara Miryam.

      Prova a pregare come pregherebbe la tua mamma...

      Vi abbraccio forte!

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  6. La mia assenza dal blog mi ha fatto perdere questa poesia meravigliosa e non ho potuto essere vicina a Miryam nel momento del suo recente dolore. Tra questi versi percepisco il grido disperato di un cuore che soffre....la cara Miryam riesce a descrivere con semplicità e con assoluta veridicità , una situazione che purtroppo molti giungono a vivere. Penso sia terribile: la persona che si è tanto amata e che tanto ti ha amato, all'improvviso non esiste più.... si cancella e con se stessa cancella anche la vita e la presenza dei suoi cari.
    Cara Miryam, come ho scritto da te, non mi resta che abbracciarti, con tutto il mio affetto e sperare che tu possa trovare il giusto conforto.

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  7. Passo solo ora di qui, purtroppo non ce la faccio a essere più assidua, e leggendo questa poesia mi sono sentita un nocciolo in gola. Cara Miryam, noi non ci conosciamo molto, ho già avuto occasione di leggere qualche tua poesia e qualche commento qui da Gianna e apprezzo molto come scrivi. Questa tua poesia piange insieme a te e fa quasi vivere a chi legge questa tragedia della vita. Non posso fare altro che esserti vicina col pensiero e dirti (se può servire) che la tua mamma è nel nirvana e non ti ha cancellato per volontà sua. Dio lo devi trovare dentro di te: è li che abita. un abbraccio affettuoso Rita

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