sabato 11 settembre 2010

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POESIE IN VETRINA : DR

Fotografia © Concordville

Movimenti di truppe

Movimenti di truppe sui confini
sotto cieli di fuoco, sabbia e polvere.
Notizie attese dalla voce seria
di qualche speaker di telegiornale.
Alle fronde dei salici dovremmo
appendere la cetra, come recitano
il Salmo centotrentasei e Quasimodo.

Alle fronde dei salici è sospeso
l'amore. Il ritmo delle sue canzoni
è diverso adesso che il cuore
pulsa al tempo di tamburi da marcia.
È come un segnalibro nello scorrere
delle pagine: resta a ricordare
il punto dove eravamo rimasti,
il giorno in cui scrivevamo sereni
credendo un bacio la felicità.

Però la cetra no, non tacerà:
imbracciata ha forza di parabellum,
ha la potenza acuta della spada,
lotterà perché trionfi la Giustizia,
perché un giorno rinasca sotto i rami
di un albero qualunque, l'amore.

17 settembre 2001

NOTA: Naturalmente la poesia, scritta pochi giorni dopo l’11 settembre 2001, si riferisce all’attentato che provocò il crollo delle Torri Gemelle di New York

10 commenti:

  1. Bella e profonda... azzeccata in questo giorno in cui commemoriamo le vittime di questo, ma (io almeno) anche quelle di tutti gli attentati terroristici nel mondo da parte di criminali che strumentalizzano religioni (tutte o quasi). Grazie Stella per averla postata e grazie DR per averla scritta!

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  2. Mi associo..non è mai abbastanza scrivere e parlare di atti terroristici...

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  3. Bellissima questa poesia, si sente il ritmo dei tamburi insieme a quello dei cuori... e ci affidiamo alla cetra, alla sua forza, aspettando fiduciosi il frutto che un albero qualunque ci restituirà. Perchè noi continueremo a crederci sempre nell'Amore!
    I miei complimenti dr, i tuoi versi sono molto coinvolgenti!

    Grazie Stella, è davvero molto bella!

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  4. Molto bella DR. Occorre che i poeti non appendano le loro cetre ma facciano sentire forte e potente la loro voce e convincano tutti che Amore può guidare la ragione.

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  5. Mi ha colpito in modo particolare l'immagine del segnalibro. Quel giorno si è davvero fermata la nostra piacevole lettura del libro della vita.
    E non siamo riusciti a leggere oltre.
    Ma, nonostante tutto, il poeta non vuol rinunciare al suo messaggio di speranza. Non appenderà la sua cetra alle fronde dei salici; la farà vibrare con tutte le sue corde per risvegliare in tutti noi il senso della giustizia e dell'amore.

    Una poesia molto efficace e originale.

    Bravo DR!


    Amicusplato

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  6. Stella sei sempre in prima linea...una poesia toccante. Buona domenica

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  7. Grazie a tutti... il primo pensiero (la prima poesia) dopo quel giorno è stato un desiderio di vendetta, poi, a mente più lucida, una di pietà per le vittime e poi questa, con la consapevolezza che solo l'amore può salvare il mondo e che comunque ci sarebbero stati tempi molto duri, alimentati dall'oscurantismo e dal fanatismo.

    Daniele (DR)

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  8. Solo l'amore può salvare il mondo è vero, e che mai accada che muoia in noi la poesia, il dolce rifugio in cui cercare scampo quando tutto sembra perduto e con cui si può gridare per risvegliare gli animi dal sopore.E' bellissima.Complimenti a DR e grazie a te Stella

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  9. Stupenda! Viva come i ricordi e le emozioni di cui parla!

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