mercoledì 14 aprile 2010

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POESIE IN VETRINA : MISTRAL


Limpidi lampi

Limpidi lampi risuonano
nel sogno senza sogni
di un semplice operaio.
Troppa la fatica perché la nebbia di speranza
possa emergere dalla foschia della notte.

Rintocchi di un paese senza illusioni
che nel suono di una campana sberciata
conduce tutti alla messa.

La speranza è una follia
eppure nel silenzio della tempesta
limpidi lampi solcano il buio.

Non hanno senso di essere
luce che uccide
eppure sono l'unico appiglio nell'oscurità.

Ed allora viaggia
sul dorso di una furia di fuoco
nella bruma che odora di bruciato
con il cuore che batte senza un attimo smettere
con la paura che urla
NON DEVI SPERARE
NON SEI NULLA.
Eppure vivi
senza chiederti il perché
senza domandare permesso
con la faccia nel vento.
Forse hai la risposta.

10 commenti:

  1. Mistral,
    siamo fatti del tessuto dei nostri sogni...anche se il mondo vorrebbe toglierci anche quelli. Bella e sentita.

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  2. Questa spirale d'angoscia,che ti farimanere impietrito/a ,davanti al tempo che scorre,alle campane che rintoccano,ai lampi che scintillano,devi allargarla con la forza della speranza,uscirne fuori;vedere la luce,non quella che uccide,ma quella che illumina i tuoi sogni,che riscalda il tuo domani,che rischiara il tuo cammino..la speranza sia la tua compagna di viaggio e la fiducia,la tua confidente.Con due amiche cosi',troverai un sentiero,sul quale i tuoi passi, scorreranno lievi e gentili,la tua mente libera e serena,il tuo cuore felice di palpitare,di scandire i suoi rintocchi,per festeggiare la vita.

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  3. intensa e traboccante di sentimento.Mi hai toccato le corde del cuore...complimenti Mistral

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  4. Una poesia a sfondo sociale questa profondissima lirica di Mistral.
    I "limpidi lampi"sono la vana speranza in una società, la nostra, in cui ormai non si sogna neanche più e l’ aspettativa è ridotta ad una "nebbia" che incontra duramente le tenebre nella disillusione che pervade la vita,oggi, dei lavoratori.( Se pensiamo che si trovano a combattere tra precarietà e cassa integrazione la difesa di quello che dovrebbe essere un diritto:il posto di lavoro...se pensiamo che, anche chi ha la fortuna di avere un lavoro, deve subire , spesso, cmq lo sfruttamento e la perdita di dignità )La speranza in una società riflessa dalla solitudine dell’uomo è vista quasi come un aggrapparsi alla pura follia,… ma essa ha la forza di sempre , è l’unico collante, in certi periodi dell’esistenza, con la vita, l’unica luce per superare la paura e la fatica del nostro vivere.
    E’ una lirica molto attuale , che descrive la condizione dell’uomo nella postmodernità, vi si legge, poeticamente, tutto il dramma che oggi tante persone affrontano ma, contemporaneamente, non si lasciano piegare e, seppur con la morte nel cuore continuano a sperare che il vento cambi direzione. Alla prima lettura c’è un impatto che da luogo ad un velato pessimismo …ma poi se la si legge con attenzione si nota benissimo il suo superamento.
    Versi fluidi, semantica appropriata nel rendere scorrevole l’andatura del testo.
    Come sempre, grande Mistral.
    Saluti a te carissima Stella che sai sempre cogliere il meglio della poesia.

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  5. Una bella poesia, scritta bene, che commuove quasi. Guai se perdessimo le speranze.

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  6. La speranza è una follia ma è la cosa più bella, la forza di tutti noi, quella che ci fa andare avanti che ci fa sognare in un sogno senza sogni..molto bella complimenti..un bacio anche a stella

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  7. Care amiche siete fantastiche, con i vostri commenti.
    Baci

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  8. La speranza arma il coraggio: e quest'ultimo scava sempre un sorriso. Anche se sta ben nascosto in fondo, in fondo. Bacio.

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  9. toccante e intensa questa tua poesia,c'è tutta l'amarezza della fatica di vivere,ma alla fine la flebile luce della speranza a cui ognuno di noi si aggrappa per risalire verso il cielo.ciao Graziella

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