giovedì 26 novembre 2009

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POESIE IN VETRINA : MIRYAM

Tra il paradiso e l'inferno


Anima rinchiusa
sbarre di ferro
in coltre d'egoismo
una gabbia dorata
educata e rispettosa
saggia e forte
Ora
resta sospesa
tra il paradiso e l'inferno
in attimi stupendi
Momenti fermi nel tempo
spazio infinito irreale
toccare il paradiso
passando prima per l'inferno
scendendo nell'abisso sconosciuto
Tentare
d'inchiodarsi alla quercia secolare
faro di rifugio delle notti insonni
per guardare il mondo da una fessura
che il vento dell'amore travolgente
Sospinge e Sradica
Abbatte e Taglia
nel frastuono di accordi struggenti
in pensieri struscianti
accompagnati da chimere e chitarre
Tristezza e Sorriso
Pianto e Speranza
una lotta senza fine
Ascoltare una musica dolce
che narra la storia delle onde
sulla spiaggia d'inverno
solitaria e sconfinata
con l'eco dell'amore fuggente
popolata fantasticamente
da angeli e demoni
risucchiati e scissi
Illusioni di una vita vissuta
nei sogni reali
afferrati con sdegno dalle mani
estirpati dall'influsso infernale
rinchiusi nei drappi del paradiso

16 commenti:

  1. Molto bella questa poesia,ho ricevuto una grande emozione in questa lettura.
    Miryam complimenti,sai incantare con le tue poesie.
    é sempre un grande piacere leggerti,buona serata Miryam.
    Un bacio.
    Ciao Stella.
    Un bacione.

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  2. Ma che bella sorpresa!
    Sono senza parole...
    Grazie Stellina, essere presente nella tua meravigliosa vetrina è come far parte dell' Arcadia settecentesca.
    Un bacio!

    Ciao Massimo, grazie, felice del tuo commento!

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  3. Miryam sono onorata delle tue parole...
    Grazie e bacioni.

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  4. Boa Noite Stella......Beijos prá ti

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  5. Brava Stella e brava Miryam,
    www la poesia.

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  6. In questo componimento si parla di due mondi che si trovano agli antipodi : il paradiso e l’inferno.
    Noi ci ritroviamo proprio nel mezzo, e la chiave della felicità è vivere inte4nsamente nell’istante.
    Non è detto che tutti gli istanti siano paradisiaci: bisogna fare i conti anche con l’altra faccia della medaglia, con le difficoltà e il dolore.
    Per fare ciò è necessario prendere il coraggio tra due mani, percorrere un viaggio a ritroso nel nostro io ascoltando ciò che ha da dirci.
    Un giusto equilibrio con noi stessi ci permette di accettare serenamente tristezza, pianto, illusioni infranti. Solo così, anche nei momenti più bui riusciremo ad “ascoltare una musica dolce che narra la storia delle onde sulla spiaggia d'inverno solitaria e sconfinata” scacciando i demoni dal nostro cuore e ritrovando il nostro paradiso.

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  7. Grazie a tutti!
    Davvero commossa!
    Mi ritrovo nella recensione di Buba ... ma aggiungerei solo che tra il paradiso e l'inferno significa proprio "sostare" con la forza del pensiero e fermare l'attimo nel tempo e nello spazio vivendolo anche come un momento altamente travolgente a livello interiore.
    Poi,è vero, non si vive solo in paradiso, purtroppo, e nessuno, credo, ha mai visto socchiusa quella porta senza prima passare per quella infernale del dolore.
    Tutavia estirpare l'influsso infernale ci si può rinchiudere nel "nostro paradiso" .... anche solo come rappresentazione simbolica.
    Grazie ancora cmq a tutti.

    Un grande bacio!

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  8. O vivente de um modo geral, experimenta um pouco das duas coisas. Uns vivem mais o inferno, outros vivem mais o paraíso. E assim, vamos vivendo. Fazer o quê? Belo poema, muito profundo.

    Beijos e ótimo final de semana.

    Furtado.

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  9. Semplicemente incantevole questa poesia...
    Complimenti a Miryam, hai dato un senso ...
    nel via di mezzo :-)
    Una affettuoso abbraccio cara Miryam e Stella
    Lisa

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  10. Muy bella la poesia con mucho sentimiento, un abrazo cielo

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  11. belissoma questa poesie, come tyuo blog. grazie per l'auguri.baci,chica

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  12. L'illusione di una vita vissuta nei giorni reali...
    stupenda, bellissima anche la foto, complimenti ^___^

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  13. Miriam,ti ho già commentato sul tuo blog.Sono parole che provengono autenticamente da dentro di te.Fa venire in mente anche personagi della letteratura come Emma Bovary o Anna Karenina:-))).E' la nostalgia di un cuore romantico che vuole,come la gradinata verso l'infinito della foto,cercarlo.Bellissima.Un bacio!

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