mercoledì 6 maggio 2009

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POESIE IN VETRINA : TALAMASCA


IL MIO TEMPO

coi miei anni ad accompagnarli

cala la notte, oltre l'orizzonte


nero e lontano fugge alla coscienza mia

il tempo, come biscia su strada rovente

si divincola e scappa via

seguendolo i miei stanchi occhi arrendono

calano le palpebre, muoiono gli intenti

e i passi sempre più brevi faticano impronte di sangue

chi sono?

la risposta come una eco di stridenti urla sull'abisso

coperte dal calpestio forte dei piedi sulla ragione di questo cuore intorpidito

Chi sono...vuota agli altrui occhi, cocente e straripante ai miei

chi sono, io? arte nelle dita, talento perso nel cuore...

...mente straziata e ricordi come pugni sui denti

col corpo lacrimante e i crampi della memoria, procedo

tirandomeli dietro, i giorni miei vuoti e difficili

giorni di attesa, speranza e rimpianto

del tempo perso, delle lacrime negli occhi suoi, di quelle nei miei...

il mio tempo è in pausa eterna

aspettando quel minuto, che torni.

6 commenti:

  1. Triste, ma bella e molto profonda.

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  2. Bella e triste sì... e l'idea di quel tempo, in pausa eterna, è da brividi.

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  3. A parte qualche errore di pubblicazione, è molto bella! Ciao, Arianna

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  4. è molto intensa..l' immagine della biscia che si divincola sull' asfalto rovente è così efficace!questa è poesia , portare l' altro nel proprio mondo interiore, senza parole, ma indicandoglielo e tu ti ritrovi a guardarlo..
    molto toccante

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  5. Sempre belle le poesie di Talamasca... questa è un pò triste ma profonda e veritiera, quante volte il nostro tempo si ferma in atttesa di quel minuto che desideriamo da una vita.

    Un saluto Stella e buona serata.

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  6. Grazie Stella per aver pubblicato un'altra mia poesia :)
    E grazie a tutti coloro che hanno lasciato un complimento, siete tutti molto gentili :) buona giornata, grazie

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