venerdì 20 marzo 2009

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POESIE IN VETRINA : GEORGE

A MERETRIX

Atriz de minha rua, que atroz destino encontra
De ti, nem te dás conta do fado, a sorte tua
Bailando no teu corpo, tremidos de esperança
O tempo vil te alcança e te afoga o afago morto


Teu porto - as duras noites de acoites e quimeras
O acaso do que eras, forjando os teus açoites.
Com a lua então caminha, despida, uma aprendiz
Da vida que não quis, ser vida enquanto tinha

Atrás de minha rua, a atriz se desencontra
E vive o faz de conta, de amar os seus senhores
E ninha todo o escombro marcado por um triz

Riscado pelo giz do mal sem parcimônia
No amor que se envergonha, no palco dos atores
Na via dos horrores, na dor da meretriz

George Arribas


Attrice della mia strada, che è orribile destino
Di te o darvi conto del fado, la fortuna è
Danza nel vostro corpo, con la speranza tremore
Il tempo a raggiungere un vile e annega si accarezzano i morti

La porta - il duro notti di ricovero e chimere
La possibilità di tale epoca, forgia il tuo frusta.
Poi cammina con la luna, nudo, un apprendista
Della vita che non vogliono essere, come era la vita

Dietro la mia strada, l'attrice è disallineamento
E per rendere la vita del loro amato voi
E nidi in tutta la detriti caratterizzato da una stretta

Graffiati dalla gesso del male senza parsimonia
In amore di cui vergognarsi, gli attori sul palco
Verso gli orrori, il dolore della prostituta
George Arribas

5 commenti:

  1. George,grazie per la traduzione,anche se approssimativa, come affermi tu.

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  2. Graffiati del gesso del male, senza parsimonia.

    Oh, sì. Questa è la vita.

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  3. Bella, pur se tradotto male si afferra l'intensità dei sentimenti...ciao, Arianna

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  4. Certo tradurre le poesia si perde molta musicalità e delle volte anche il senso, come nei nostri dialetti le stesse frasi tradotte in italiano non rendono lo stesso significato.

    Un saluto!

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